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Pronostico vincente? Assicurati che sia la strada giusta

pronostico vincente

Anche tu alla ricerca del pronostico vincente?

Quante volte ne hai sentito parlare? Immagino tante. Così come tante altre volte, avrai fatto ricerche su ricerche per trovare la formula magica per individuare il pronostico vincente.

Premessa: il termine pronostico non identifica un metodo.

Non è una strategia e non è una formula magica.

Il pronostico vincente non è altro che la manifestazione di un concetto ben preciso: compio una certa azione perché secondo le informazioni a mia disposizione, è conveniente farlo.

Come sai, noi di Professional Bettor intendiamo le scommesse sportive in tutt’altra maniera, in particolare come ricerca del valore.

In questo articolo abbiamo deciso invece di parlarti di come di solito si cerca di formulare un pronostico e quindi farti capire perché dovresti lasciar perdere questa strategia.

Il concetto di valore

Prima di partire, ti è chiaro il concetto di valore? Ti faccio l’esempio più semplice ed intuitivo che ci sia: i Saldi!

Tu dirai e cosa c’entrano i saldi con le scommesse di valore? Assolutamente nulla, ma lascia che ti spieghi. Quando acquistiamo un abito ai saldi, lo paghiamo in media il 30-50% in meno rispetto al prezzo originale: stiamo acquistando a 70 ciò che vale 100. In termini pratici, stiamo guadagnando 30 euro, quindi possiamo dire che c’è valore nel nostro acquisto.

Quello che accade con le valuebet è qualcosa di simile.

Ipotizziamo che stiamo analizzando Milan – Fiorentina del 19/02/2017 e sappiamo che la quota media dell’over 2,5 è di 1,9. Perciò, il ‘mercato‘ ci sta dicendo che la probabilità media che ciò accada è circa del 52%.

Dopo aver analizzato la partita, ci rendiamo conto che in realtà la probabilità reale è del 60%.

Facendo un raffronto con l’esempio precedente, sta accadendo che potremmo acquistare una cosa che vale 60, pagandola 52. C’è valore in questa mossa? Stiamo facendo un affare? La risposta è banale quanto ovvia, assolutamente si!

La differenza che otteniamo tra la nostra probabilità stimata e quella implicita data dal bookmaker, identifica numericamente il valore. Nell’esempio:

60% (probabilità da noi stimata) – 52% (probabilità implicita del bookmaker) = 8% (valore).

Capirai bene, come una delle abilità principali che uno scommettitore professionista debba avere è proprio sapere come individuare le value bet. Sono abbastanza certo che questo tipo di difficoltà l’avrai già provata su te stesso.

E il pronostico vincente invece?

Se parliamo di pronostici, tutto ruota intorno alle informazioni che siamo in grado di individuare ed utilizzare. Questo significa che l’obiettivo non è catturare quante più informazioni possibili, ma piuttosto individuare quelle giuste.

Nota: avere troppe informazioni può addirittura essere controproducente, perché rischiamo di essere deviati da fattori di poco conto nella nostra analisi.

Pensi che valutare un precedente di 5 anni fa possa rendere il tuo pronostico vincente? O invece potrebbe avere molto più senso valutare come si stanno comportando le squadre recentemente?

Come individuare i pronostici vincenti è un processo complesso, che va quindi semplificato. In che modo si può semplificare? Seguendo una strategia step by step di raccolta ed analisi delle informazioni, che tiene conto di questi 5 punti cardine:

  1. Caratteristiche del match
  2. Reale forza delle squadre
  3. Stato di forma
  4. Precedenti
  5. Fattori esterni

Caratteristiche del match

Questo primo aspetto appartiene alla categoria dei dettagli apparentemente insignificanti, ma che si farebbe bene a considerare. Ho visto una marea di scommesse che sono state perdenti e che presentavano alcuni di questi segnali, sottili, ma importanti.

Come è noto, il calcio ed in particolare alcuni campionati hanno delle tendenze alquanto altalenanti. Individuare un trend o comunque un qualche tipo di andamento risulta davvero difficile. Inoltre, al loro interno esistono delle particolari tipologie di partite che nascondono un fattore di casualità ancora più marcato.

Analisi per tipologia di competizione

  • Amichevoli: pensi che un’amichevole possa avere la stessa importanza di uno scontro diretto di campionato? Io credo proprio di no, di conseguenza il fattore aleatorio in un’amichevole è molto elevato. Un pronostico ‘sicuro’ può facilmente rivelarsi un enorme buco nell’acqua.
  • Coppe: a metà strada si trovano le competizioni di tipo Coppa, come il caso della Champions League o della nostrana Coppa Italia. Prendiamo come esempio quest’ultima: la formula attuale prevede partite giocate a 2-3 mesi di distanza. Che cosa significa tutto questo? Che è davvero impossibile stabilire una tendenza di quella squadra in quella competizione. Va anche considerata un’aggravante: in queste competizioni, spesso capita di assistere a partite con squadre che giocano in categorie differenti. Questo fattore si traduce in elevata imprevedibilità, dove la sorpresa è dietro l’angolo (vedi Alessandria semifinalista nella scorsa stagione di Coppa Italia).
  • Campionato: discorso differente va invece fatto per le competizioni di tipo Campionato, dove è presente un requisito fondamentale, la costanza. Manifestandosi con una sequenzialità diretta, le partite di campionato possono dirci tanto in termini di trend e quindi permetterci di avere delle informazioni precise.

Derby/Finale

Tutti sappiamo cosa accade quando c’è Roma-Lazio. Ogni volta entrambe le tifoserie impazziscono, ci sono forti pressioni da un lato e dall’altro e non si sa mai come potrà andare a finire. La verità è proprio questa: un derby è come un terno al lotto e a noi la lotteria non interessa!

Quindi bisognerebbe preventivamente evitare di scommettere su questa tipologia di partite, a meno di particolari situazioni vantaggiose. Discorso analogo va fatto anche per le finali.

Pronostico vincente: considera il periodo della stagione

Siamo alla terzultima giornata di Bundesliga della stagione 2015/2016, il Bayern Monaco già campione di Germania sfida il Borussia Monchengladbach in casa e sicuramente vorrà regalare un’ennesima vittoria al proprio pubblico.

Peccato che poi va a finire 1-1. Potevamo saperlo?

Sicuramente potevamo intuire che non c’era tutta questa probabilità che il Bayern vincesse, dato che ormai aveva già vinto il campionato e tre giorni dopo doveva giocare un’importante sfida di Champions.

Forza delle squadre

Per valutare la reale forza di una squadra è necessario seguire il principio causa-effetto.

L’effetto si traduce nell’obiettivo finale che la squadra dovrà raggiungere, mentre la causa è data dal percorso che dovrà fare per raggiungerlo.

Effetto: Juventus Campione d’Italia nel 2015/2016. Cosa gli ha permesso di raggiungere questo obiettivo?

Causa: La propria capacità di portare a casa risultati e fare punti. Ed in cosa si traduce questo? Nella capacità di fare gol e di non prenderne. E scendendo ancora più in dettaglio, cosa gli ha permesso di fare molti gol e di non prenderne? La sua capacità offensiva nel trasformare le occasioni create e la sua capacità difensiva nello sventare i pericoli. Approfondendo ancora di più la questione, quali sono i parametri che influenzano tutto ciò?

Blasone

Il blasone può essere riassunto come il valore assoluto di una squadra nella competizione nella quale gioca, che spesso corrisponde al pronostico vincente.

In una visione più estesa, corrisponde alla posizione della squadra a livello globale nel mondo del calcio. Così come il blasone va considerato in positivo, va anche considerato in negativo.

Esempio in questione: il Leicester. Nella scorsa stagione ha fatto emozionare tutti, riuscendo nel miracolo con la vittoria del titolo nazionale.

Purtroppo per loro, quest’anno stanno navigando in cattive acque e sono tra gli ultimi posti della classifica. Adesso fatti una domanda: ti capita spesso di vedere che una squadra che vince il campionato, l’anno successivo rischia la retrocessione?

Io direi proprio di no e la differenza è data proprio dall’abitudine a trovarsi in certe posizioni di classifica. In un termine solo, dal proprio blasone.

Valore della rosa

Se il blasone identifica il valore assoluto di una squadra a livello globale nella sua storia calcistica, il valore della rosa rispecchia invece la situazione corrente.

Non è un mistero che le grandi squadre che puntano a vincere, acquistino i più grandi fuoriclasse.

Avere giocatori di esperienza, che giocano nelle proprie nazionali, abituati a grandi palcoscenici, di sicuro rappresenta una marcia in più.

Capacità offensiva e difensiva

Andando più nel pratico, è fondamentale che gli eventuali fuoriclasse di una squadra dimostrino tutto il loro valore in campo. Questo si manifesta nella capacità offensiva e difensiva.

Valutare queste capacità corrisponde prettamente a fare un lavoro di analisi dei dati.

I cosiddetti ‘freddi’ numeri sono spesso rinnegati o sottovalutati. Ho sentito dire molte volte che ‘le statistiche riguardano il passato e ciò che riguarda il passato non mi interessa’.

E’ vero, il passato è passato, ma come si può credere che quanto ha fatto una squadra fino ad un certo momento della stagione non possa assolutamente condizionare l’andamento della prossima gara?

Questo vorrebbe dire che se una squadra segna 3 gol a partita è pura casualità o che magari si tratta di fortuna. E invece sapere come individuare un pronostico vincente, significa anche passare da questi aspetti.

Stato di forma

L’analisi dello stato di forma è forse l’aspetto più importante, anche se le sorprese non mancheranno anche da questo punto di vista.

Non è una novità che una squadra che viene da molte vittorie in casa, cada in una sonora sconfitta. Può succedere che ha preso sotto gamba l’avversario, ha badato troppo a specchiarsi o magari, statisticamente, si è verificata una ‘rottura di sequenza‘.

Analizzare lo stato di forma significa capire in quale fase della stagione si trova la squadra sotto l’aspetto fisico e mentale.

Aspetto fisico

  1. Trend delle ultime 5 gare: E’ bene studiare con attenzione il rendimento della squadra nelle ultime partite, focalizzando l’attenzione a come si comporta in casa o in trasferta. Questo deve tradursi nell’analisi, non solo dei gol fatti e subiti e dei punti portati a casa, ma anche e soprattutto di come la squadra effettivamente si è comportata. Non ci basta sapere che sta segnando due gol a partita, ma ci serve capire quanto tira in porta, quanto realizza in relazione a quanto crea, qual è la sua forza di reazione e tanti altri aspetti. Anche in questo caso, il supporto dei numeri e della statistica è fondamentale.
  2. Rosa disponibile: la situazione infortunati/squalificati richiede un occhio particolare. Se il capocannoniere della squadra di casa, che magari ha segnato il 50% delle reti totali è infortunato, di sicuro la squadra si presenterà al match non con la propria reale forza.
  3. Calendario: un altro aspetto da non trascurare è dato dagli impegni ravvicinati che una squadra può avere. Pensiamo ad alcune difficili trasferte di squadre italiane in Champions, come quelle in Russia, Ucraina, ecc. Fare un viaggio così lungo e pesante e dover giocare di nuovo in campionato 3 giorni dopo, spesso porta ad un notevole abbassamento della reale forza della squadra.

Aspetto mentale

  1. Stato d’animo: quanto può essere pesante per una squadra subire una serie di sconfitte? Molto spesso il problema più grosso è quello mentale. In queste situazioni il rischio per la squadra è quello di non riuscire o meglio di non trovare la forza di reagire e quindi cadere in una nuova sconfitta già annunciata. O magari l’ultima sconfitta è arrivata all’ultimo minuto: quanto può pesare sul morale della squadra un evento simile?
  2. Forza del gruppo: i fuoriclasse sono importanti, ma ciò che permette di arrivare ad una vittoria è il gruppo. Eventuali problemi di spogliatoio derivanti dalle ultime partite, non faranno altro che influire negativamente sulle capacità di reazione della squadra.
  3. Motivazioni: per esperienza, posso dire che le squadre più difficili da valutare sono quelle che aleggiano a metà classifica. Questo per un motivo: non hanno una reale motivazione. Magari non hanno problemi di retrocessione perché la loro posizione gli fa fare sonni tranquilli e magari non hanno nemmeno grosse ambizioni di raggiungere un posto in Europa.

Precedenti tra le squadre

Sui precedenti si apre un altro capitolo delicato. Si tratta di una tipologia di informazioni a limite tra l’importante e l’inutile, a seconda di come le si usa.

Seguendo l’esempio fatto nella prima parte dell’articolo, dare ‘ascolto’ ad un precedente di 5 anni fa è un qualcosa del tutto fuori luogo se parliamo di un pronostico vincente.  Questo perché le squadre cambiano, le rose anche e quindi si rischia di mettere a confronto delle entità senza alcun punto di contatto.

Allora in che modo possiamo dare ascolto ai precedenti? Ci sono diversi scenari che possono darci informazioni importanti. Una delle situazioni più frequenti è quella che si verifica dopo una pesante sconfitta recente.

Come individuare un pronostico vincente: caso di Studio Milan – Liverpool

Per capire meglio di cosa sto parlando, analizziamo un caso reale. Si tratta di una delle partite più assurde della storia del calcio: Milan – Liverpool del 25/05/2005. A fine primo tempo, il Milan conduceva per 3-0, la storia sembrava ormai chiusa e la Champion’s League era apparentemente in cassaforte. Invece, sappiamo tutti come è andata a finire: 3-3, rigori e coppa al Liverpool!

Secondo te, quando due anni dopo i giocatori del Milan si sono trovati nuovamente in finale di Champions contro il Liverpool, che livello di concentrazione avevano?

Dire che erano incazzati neri e concentratissimi è davvero riduttivo.

Questo perché il ricordo legato a quell’avversario era talmente ingombrante che non potevano assolutamente dimenticarsene.

milan

In quella partita, il Milan ebbe grande supremazia e riuscì ad ottenere la propria vendetta. Tu da bravo scommettitore, penso che nel 2007 avresti fatto assolutamente questo tipo di ragionamento e avresti puntato con fermezza sul Milan.

N. B. Probabilmente penserai che stia dicendo qualcosa di incoerente: nel primo paragrafo ti ho parlato di evitare di scommettere sulle finali. Bada bene, non esiste in assoluto una categoria di partite da evitare.

Esistono soltanto i fatti che dobbiamo essere in grado di analizzare e saper sfruttare a nostro favore.

Milan-Liverpool rappresentava una di quelle eccezioni da considerare assolutamente per fare profitto. I segnali che racchiudeva erano talmente evidenti, che sarebbe stato un grosso errore non considerarli.

Fattori esterni

Il calcio è ormai uno dei più grandi business del mondo. I calciatori non sono più soltanto atleti, ma sono dei veri e propri investimenti. In quest’ottica sempre più complessa e spietata, non si possono dimenticare tutti gli aspetti extra-campo. Tali aspetti, in un modo o nell’altro, comunque influenzano il rendimento delle squadre.

Seguiamo tutti i telegiornali sportivi e spesso ci è riferito di situazioni a rischio.

Magari gli ultrà della squadra X hanno atteso i calciatori all’uscita dell’allenamento per cantargliene quattro.

Oppure ci è capitato più volte di sentir parlare di presidenti che non pagano gli stipendi ai propri calciatori da mesi.

Insomma, sono tutti aspetti che creano pressione e malumore, con un conseguente condizionamento delle prestazioni in campo.

E poi c’è comunque il fattore esterno per eccellenza, quello contro il quale non possiamo competere: il calcioscommesse.

Sarà banale dirlo, ma attenzione a non fare confusione con le normali scommesse. Io parlo proprio delle tante partite truccate, che purtroppo hanno macchiato la storia del calcio in troppe occasioni.

Probabilmente ti sarai già detto che avere preventivamente informazioni su una probabile partita truccata è davvero impossibile. In realtà, ci sono degli accorgimenti che possono darci qualche segnale. Ma questa è tutta un’altra storia di cui ti parlerò in futuro.

Non credi che il tanto lavoro che sto facendo per te e per tutta la comunità di Professional Bettor, meriti almeno un semplice segno di riconoscenza? Forza, clicca sul pulsante 😉

Pronostico vincente: Conclusioni

Come individuare scommesse vincenti al 100 per cento è sempre stato qualcosa di molto difficile. Ma a dirla tutta, abbiamo la fortuna di vivere in un’epoca nella quale l’informazione ci è praticamente regalata.

Abbiamo siti di statistica, social, testate giornalistiche, partite in streaming. Insomma abbiamo davvero tutto per catturare le informazioni ed utilizzarle al meglio.

Come già detto, la vera difficoltà sta proprio nel saper procacciarsi quante più informazioni possibili, saperle filtrare ed utilizzarle al meglio. In altre parole, è il lavoro che fanno i bookmaker, i quali dispongono di molti esperti e di software estremamente potenti.

Adesso capisci perché cercare di formulare un pronostico vincente è la strada sbagliata?

Perché, purtroppo, parti sconfitto già in partenza. Non puoi competere con i bookmaker.

E’ per questo motivo che abbiamo fondato Professional Bettor, per diffondere un’idea ben diversa che può davvero permetterti di guadagnare con le scommesse.

Infatti, ho qualcosa di molto più utile da offrirti oltre a questo articolo. Sto parlando del video-corso gratuito di 4 lezioni che abbiamo creato per spiegare in dettaglio come funzionano le scommesse e dell’unico sistema che permette davvero di guadagnare.

Ti interessa l’argomento, vero? Non devi fare altro che lasciare la tua e-mail qui in basso e guardarti comodamente i video!

2 commenti su “Pronostico vincente? Assicurati che sia la strada giusta”

  1. Alcune cose mi sfuggono, secondo il tuo ragionamento un evento pagato 2.00 dovrebbe avere il 50% di probabilita’ di verificarsi. Come mai non consideri la marginalita’ del bookmaker ? Secondo me la probabilita’ del 50% reale,ce l’hai sulle quote 1.85/1.9 non sei d’accordo ?
    Complimenti comunque, c’e’ molto buon senso nelle cose che dici

    1. Avatar dell'utente

      Ciao Sergio,
      ti ringrazio innanzitutto per il commento e per l’ottima osservazione!
      In termini oggettivi e matematici, il calcolo della probabilità associata ad una quota è dato da (1 / quota) * 100. Nel nostro esempio, (1 / 2) * 100: 50%, e fin qui è semplice matematica. Quello che tu dici è in parte vero, poiché le quote offerte dal bookmaker sono sempre inferiori a quelle che dovrebbero essere, in quanto includono il loro margine (il famoso aggio). Il punto è che noi non siamo in grado di stabilire quanto margine il bookmaker ha deciso di includere sulla singola quota, ma siamo solo in grado di calcolare quanto margine il bookmaker ha incluso su un determinato mercato. Facciamo un esempio sul mercato 1×2: ipotizziamo che il bookmaker x ci offre la quota 1 a 2 (50%), la quota x a 3.1 (33%) e la quota 2 a 4 (25%). In questo caso, sommando le tre probabilità, otteniamo 108% che è ben lontano dal ‘gioco equo’, cioè il 100%. Questo significa che il bookmaker sta distribuendo l’8% del suo margine sulle tre diverse quote. Quindi per concludere, l’unica arma a nostra disposizione è quella di andare sempre sul bookmaker che ci offre la quota più elevata per un determinato evento, in modo che il margine incluso sia il più basso possibile e quindi la probabilità riflessa della quota non sia troppo lontana da quella reale.
      Per aiutare sempre di più gli scommettitori, a breve saranno disponibili in Professional Bettor Lab (https://lab.professionalbettor.net:8443/) anche gli indicatori già calcolati relativi all’aggio dei diversi bookmaker.
      In ogni caso, ti consigliamo di leggere anche questo articolo, dove abbiamo trattato l’argomento: https://professionalbettor.net/miglior-sito-scommesse/.

      A presto!

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