In questo articolo, ti parlerò di uno dei pilastri del betting professionistico: il bankroll management scommesse.
Solo a sentirlo nominare, verrebbe da pensare ad un Master Post-Universitario di elevata complessità.
In realtà, il Bankroll Management Scommesse non è nulla del genere. Piuttosto, può essere ricondotto al termine disciplina. Perché è di questo che abbiamo davvero bisogno per applicarlo correttamente.
E tu? Nella tua attività di scommettitore, applichi una corretta gestione del money managament scommesse o fai un po’ come ti gira?
Premessa
Al fine di renderti più semplice il lavoro, insieme a questo articolo, ho pensato di fornirti uno strumento pratico ed estremamente utile per la tua attività di scommettitore.
Ti consiglio di procedere fino infondo con questa lettura, in modo da non farti sfuggire la risorsa GRATUITA che ho preparato per te, cioè il nostro bankroll management scommesse fatto in excel.
Si tratta di un foglio di calcolo, mediante il quale potrai:
- Tenere traccia delle tue scommesse quotidiane
- Avere il calcolo automatico dell’importo da scommettere in base ai principi di bankroll management scommesse
Non male per essere gratis, vero? Mi raccomando a condividere questo articolo con più gente possibile 😉
Cosa significa Bankroll Management scommesse?
Un luogo comune è pensare al money management scommesse solo quando si è in un periodo vincente: se scommetto un importo maggiore, riesco a vincere di più.
In realtà, questo aspetto andrebbe valutato anche sotto un’altra chiave: se applico correttamente il concetto di gestione bankroll scommesse, riuscirò a minimizzare le perdite nei periodi negativi.
Il problema è che nel corso degli anni, vari personaggi si sono inventati dei metodi nel vano tentativo di far crescere frettolosamente il proprio capitale. Ed è così che hanno preso vita le varie forme di progressione, martingala di ogni genere, masanielli di tutte le specie ecc.
Tutti metodi basati sull’investire una certa somma di denaro, mediante l’utilizzo delle multiple e reinvestendo il bankroll ottenuto, completamente o quasi del tutto.
Il risultato qual è? Ti basta anche una sola mossa sbagliata e ti sei giocato tutto o quasi il tuo bankroll in brevissimo tempo.
Si cerca di fare il passo più lungo della gamba!
Ora starete pensando… Ok, ho capito che tutto questo è sbagliato, ma vuoi dirmi come devo fare per gestire correttamente i miei soldi?
La risposta sta tutta nella semplicità. Nel fare le cose scomponendo il problema principale in problemi più piccoli.
Purtroppo l’essere umano, per sua natura, tende sempre a complicarsi la vita, quando invece le cose potrebbero essere affrontate con molta più facilità.
Posso dire di fare DAVVERO Bankroll Management scommesse se:
- Ho definito il capitale da investire
- Ho definito una percentuale massima di esposizione e ho posto un limite per ogni singola
- Ho definito un metodo per calcolare lo stake di ogni singola scommessa
- Ho capito l’importanza di definire questi aspetti e sto sfruttando al massimo l’interesse composto
N. B. Quando anni fa ho cominciato a studiare questa tematica, ti assicuro che il materiale di qualità era scarsissimo. O meglio, non sono mai riuscito a trovare un articolo o della documentazione che mi spiegasse per filo e per segno come andare a calcolare l’importo da applicare ad ogni singola.
Questo per dirti che l’articolo che stai leggendo è stato fatto mettendo insieme tutti i pezzi del puzzle. Inoltre, il fatto di aver creato anche un foglio di calcolo per il bankroll management scommesse che fa tutto il lavoro per te, dovrebbe farti capire il grande valore del materiale che tu stai ricevendo GRATUITAMENTE.
Sai perché ti sto regalando queste preziose informazioni? Perché io credo nella fiducia e credo che la cosa più importante per me adesso sia instaurare un rapporto di questo tipo con te.
Definizione del capitale da investire
Conosci qualche azienda che comincia la propria attività senza definire quale sarà il capitale sociale?
Direi proprio di no. E allora perché per noi dovrebbe essere diverso se vogliamo essere dei professionisti?
Quasi tutti gli scommettitori amatoriali che conosco non hanno la minima idea di quanto spendono per le scommesse in un anno.
Magari considerano solo che questa settimana hanno fatto una schedina da 2 euro, la scorsa ne hanno spesi solo 5. Insomma, si sentono tranquilli con la propria coscienza perché tanto stanno spendendo pochi soldi.
Ma come stanno realmente le cose?
Proviamo a fare due calcoli: ipotizziamo che lo scommettitore medio spende 5 euro a settimana, in un anno sarebbero quasi 300 euro, che al 99,9999% perderà completamente!
E se invece di spenderli nel giro di un anno in multiple della speranza, li destinasse già in partenza alla propria attività di scommettitore? Che vantaggi avrebbe?
- Leva psicologica: il solo fatto di aver definito in partenza un capitale, responsabilizzerebbe la persona a fare le cose seriamente.
- Rischio d’impresa: in questo modo, si saprebbe già in partenza qual è l’esposizione al rischio massima del proprio business. Il che ci farà vivere le cose più professionalmente e serenamente.
Come definire correttamente il Capitale
Come fare a capire qual è il giusto bankroll da cui partire? Prova ad ipotizzare quanto potresti destinare alle scommesse a settimana.
Facciamo finta che puoi spendere 10 euro a settimana, fai un conteggio per un anno di attività ed ecco in linea di massima il tuo budget iniziale:
10 euro * 56 settimane: 560 euro
Ti sembrano troppi? Tieni bene a mente che stai facendo un investimento iniziale che dovrebbe coprirti almeno un anno di attività. Sono esattamente gli stessi soldi che investiresti facendo multiple, progressioni e tutte le varie stregonerie esistenti.
Ti spaventa solo perché ti viene sbattuta in faccia la verità!
Nel definire il budget di partenza, è bene aggiustare un po’ il tiro considerando questi due fattori:
- Esperienza: facciamo un attimo i conti con noi stessi e chiediamoci che tipo di esperienza abbiamo con le scommesse, se siamo già rodati e con una strategia vincente. Se non è così, si farebbe bene ad abbassare il budget secondo coscienza. Diciamo del 20-30%.
- Reali possibilità: è fondamentale che il budget scelto non sia di un’entità superiore rispetto alle nostre reali possibilità. Addentrarsi in un’attività di business come questa richiede molta serenità mentale. Se ci azzardiamo a fare tutto questo con la pretesa di dover vincere per forza, perché quei soldi ci servono per pagare le bollette, non stiamo facendo altro che caricarci di stress ed ansia. Tutto questo ci porterebbe a commettere grossi errori, perché la nostra leva mentale sarebbe messa a dura prova. E’ fondamentale avere la sensazione che anche se perdessimo tutta la somma investita, non si creerebbe un grosso problema, perché quei soldi non erano destinati a cose più serie.
Definizione dell’esposizione massima
Una volta che abbiamo stabilito il nostro capitale, dobbiamo cominciare a capire in che modo questo andrà utilizzato quotidianamente nella nostra attività.
Il primo passo è stabilire qual è la percentuale di esposizione massima. In cosa consiste? Consiste nella percentuale di capitale che andiamo ad investire in un singolo giorno e che quindi stiamo effettivamente esponendo al rischio.
Un momento: mica credevi di investire in un giorno tutto il budget che hai definito al punto precedente?
Assolutamente no!
In quel modo non faresti altro che giocare d’azzardo: azzardare di investire tutte le tue risorse in poche singole, rischiando magari di incappare in delle bad beat (come piace chiamarle ai giocatori di Poker) e perdere tutto.
La forza del Money Management Scommesse sta proprio nella possibilità di andare incontro anche ad una serie fisiologica di sconfitte, ma senza rischiare il fallimento.
Pertanto, la percentuale massima di esposizione giornaliera dovrà essere pari al 10-15% circa del proprio budget totale.
Quindi se ho definito un capitale di 1000 euro, vorrà dire che il massimo che potrò investire in un giorno, per non rischiare la bancarotta e gestire al meglio i miei soldi, è di 100-150 euro.
Definizione del limite per singola
Ok perfetto 150 euro… ma posso investirli anche tutti su una sola partita? Nooo! Non fare mai questo errore, perché il risultato ‘sicuro’, che in realtà ci tradisce è sempre dietro l’angolo e noi non possiamo correre questo rischio.
Per cui scendiamo ancora di più nel cuore del problema e decidiamo qual è il limite massimo da investire per ogni singola partita.
Su questo aspetto ci sono diverse scuole di pensiero, da quelle più conservatrici che indicano il 2% del budget a quelle più aggressive e spregiudicate che indicano il 5%. In tutta sincerità, vi dico che quando sono partito, mi sono imposto un limite del 3% per poi passare col tempo e con l’esperienza al 4%.
In altri termini, tornando al nostro esempio precedente, se fisso un limite del 3%, sto dicendo che per una singola, il massimo capitale che posso arrivare ad investire è il 3% del budget totale, cioè:
(1000 euro / 100 ) * 3 = 30 euro
Nota: in questo modo la nostra gestione del banroll scommesse prevede un massimo investibile per ogni singola, ma ciò non vuol dire che investirò quell’importo per ognuna. Per tale ragione, al fine di massimizzare i guadagni, è bene applicare il principio descritto nel prossimo paragrafo
Definizione dello stake per singola scommessa
Perfetto, adesso abbiamo stabilito il budget, abbiamo stabilito la percentuale di esposizione massima e abbiamo stabilito il limite per singola. Però ancora non ho capito come applicare la gestione stake scommesse!Anche in questo caso, abbiamo una moltitudine di strategie e metodi che ci indicano come calcolare l’importo, molti dei quali lasciano il tempo che trovano.
Quello di cui sto per parlarti è un criterio che nasce nell’ambito della finanza, il che dovrebbe già farti capire come la sua utilità e rilevanza sia notevole. Sto parlando del criterio di Kelly.
In particolare, è stata definita come la strategia migliore per fare profitto nel lungo periodo: esattamente quello di cui noi abbiamo bisogno.
NOTA: si tratta di una strategia che può portare grandi risultati, ma tieni bene a mente che la sua corretta applicazione richiede molta esperienza!
Senza tediarti con troppa teoria, il concetto alla base di questo metodo è quello di stabilire il giusto importo da scommettere, considerando la reale probabilità che l’evento si verifichi. Ti ricorda qualcosa tutto questo? E’ un concetto estremamente correlato alle value bet, ecco perché è il migliore per il nostro business (leggi l’articolo sulle valuebet).
Passiamo alla pratica
Prima ancora di calcolare l’importo da investire, è fondamentale calcolare prima l’overlay.
L’overlay va interpretato come il valore della quota che il bookmaker ci offre, in relazione alla sua probabilità reale.
Per intenderci: se abbiamo due over 2.5 quotati entrambi a 2, sappiamo che in teoria entrambi hanno il 50% di probabilità di verificarsi. Ma non è assolutamente detto che entrambi abbiano la stessa reale probabilità (oltre al fatto che il bookmaker possa sbagliarsi, ci sono tanti altri fattori che incidono su una quota).
A proposito: ecco un approfondimento se ti interessa sapere over 2.5 significato.
Ecco che l’overlay, ci aiuta a quantificare quanto è reale la probabilità implicita che un bookmaker ci sta indicando.
Overlay = ( % probabilità stimata / % probabilità implicita) -1
In altri termini:
– % probabilità stimata: è il valore percentuale che esprime quanto secondo noi l’evento si potrà verificare
– % probabilità implicita: è quella definita nella quota del bookmaker. Ad es. quota 2 = (1 / 2) * 100 = 50 %
Esempio di calcolo dell’Overlay
Immaginiamo di avere un over 2,5 quotato a 1,8 (probabilità implicita del 55%), mentre secondo noi l’evento si verificherà al 62%.
Come si calcolerà l’overlay?
overlay = ( 62 / 55 ) – 1 = 0.1272 = 12,72 % -> indica il valore della quota secondo le probabilità reali
N. B. Laddove non c’è valore, quindi la nostra probabilità stimata è inferiore a quella implicita del bookmaker, avremo un overlay negativo. Un overlay negativo ci sta dicendo che non si tratta di una valuebet, per cui la scommessa va scartata.
Calcolare l’importo da investire su una Scommessa
Dopo aver definito l’overlay, possiamo passare all’applicazione del criterio di Kelly per calcolare il giusto importo.
E’ bene notare che esistono molte varianti del criterio di Kelly. Quella oggetto di questo articolo è definita come Fractional Kelly e si riconduce fedelmente al criterio originale.
E’ stata scelta questa variante, poiché considera la massima esposizione giornaliera, oltre al reale valore della quota.
Importo da investire = (budget * %max esposizione) * (overlay / (quota – 1))
Esempio di calcolo dell’importo da investire
Immaginiamo di aver definito un budget totale di 1000 euro ed una % di massima esposizione giornaliera del 10%. Il nostro problema è stabilire quanto puntare sull’1 della Roma quotato a 1,67. I bookmaker ci stanno dicendo che la Roma vincerà col 59,88% di probabilità.Noi invece siamo convinti che le cose stanno diversamente e che questo accadrà col 75% di probabilità.
Bene, in che modo andiamo a definire il giusto importo da investire?
Overlay = (75 / 59,88) – 1 = 0,25 (espresso in decimali, corrisponde al 25%)
Riprendendo la formula , avremo:
Importo = ( 1000 euro * 10% ) * ( 0,25 / (1,67-1)) = (100 euro) * (0,25/0,67)=
(100 euro) * (0,3731)=
37,31 euro
Attenzione: il criterio ci sta dicendo che, per come stanno le cose, dovremmo investire 37,31 euro su questa partita. Non possiamo però dimenticarci che abbiamo definito anche un limite per singola, in modo da minimizzare i rischi.
Se la nostra strategia prevede un limite massimo del 3% per singola, vorrà dire che il massimo che possiamo investire per ognuna è 30 euro.
Bankroll management scommesse: l’interesse composto
Forse ci sei già arrivato da solo, ma hai capito qual è la vera figata di fare Money Management Scommesse? Se sei in positivo, gli importi da puntare ‘lieviteranno‘, avendo un effetto a catena anche sui guadagni.
Se invece stai perdendo, avrai un effetto ad ‘imbuto‘, nel quale punterai meno e rischierai meno, diminuendo il rischio di fallimento.
Quello che ti ho appena descritto volgarmente corrisponde ad un altro importantissimo principio della finanza: l’interesse composto.
Non stiamo definendo un’esposizione massima di 100 euro, ma un’esposizione massima del 10 %. Ciò vuol dire che se dopo un mese che ho cominciato, il mio budget è già salito a 1500 euro, l’interesse composto mi permette di investire con un’esposizione massima di 150 euro.
In altri termini, il mio utile si va ad aggiungere al capitale iniziale, permettendomi una crescita maggiore. Nell’interesse semplice cosa accade invece?
Blocco i miei 10.000 euro in Banca per due anni e al termine mi passano l’1% di briciole.
Tutto questo in cosa si traduce? Se ho una strategia vincente, i miei guadagni avranno una crescita esponenziale e direttamente proporzionale col tempo trascorso da quando ho cominciato la mia carriera di scommettitore.
Ecco quindi come l’interesse composto nella scommesse è la vera chiave vincente che potrà permetterti di fare soldi con le scommesse senza limiti.
Bankroll da 1000 euro senza rischiare nulla? Scopri come!
No, non siamo impazziti e non l’abbiamo sparata grossa. Si tratta di una reale opportunità che abbiamo deciso di comunicare a tutti i nostri utenti.
Grazie al matched betting, hai realmente la possibilità di trasformare i bonus di benvenuto dei bookmaker in guadagni reali.
Questo cosa significa?
Significa che seguendo alla lettera precise istruzioni, nel giro di un paio di mesi puoi guadagnare i tuoi 1000 euro o anche di più, senza rischiare davvero nulla. A quel punto, puoi dedicarti seriamente alle scommesse e far lavorare l’interesse composto mediante il bankroll management scommesse.
Per semplificarti la vita, ho pensato di scrivere una guida dettagliata in cui ti spiego tutto per filo e per segno!
Come arrotondare lo stipendio
Sei pronto a cominciare?
La parte di teoria è terminata.
Come promesso, è arrivato il momento di consegnarti il foglio di calcolo per applicare correttamente il Money Management Scommesse.
Dovrai soltanto seguire le istruzioni al suo interno (posiziona il cursore sulla cella AIUTO). Per completezza, all’interno trovi delle partite di esempio.
ciao, volevo chiedere se non è meglio bancare il risultato invece che puntarlo?
Nel caso di bancata come si calcola l’overlay? Si invertono i dati?
Ciao Marco,
se mi parli di bancata, ti stai ovviamente riferendo al Trading Sportivo. Anche se non è argomento di questo blog è comunque un’attività su cui opero, per cui ti rispondo volentieri. Bancare il risultato può sembrare più conveniente rispetto al puntare, magari in situazioni di bancata con quote basse. Ma ne siamo sicuri? Se ci pensi un attimo, bancare un risultato come tu dicevi, non corrisponde ad altro che a puntare alla doppia chance opposta. Magari bancando il segno 2, non stai facendo altro che puntare l’1X. Diciamo che non si può dire in generale che bancare sia meglio che puntare, quello che va sfruttato del trading è la possibilità di approfittare di specifiche situazioni senza dover attendere il termine del match.
Per quanto concerne l’overlay, vale quanto appena detto: se vuoi sapere se c’è valore nel bancare il segno 2, non devi fare altro che calcolare l’overlay dal punto di vista dell’1X, poiché è quello il risultato che ci farà fare profitto.
Scrivi: “Noi invece siamo convinti che le cose stanno diversamente e che questo accadrà col 75% di probabilità” e poi scrivi la formula. La mia impresione è che tutto ha l’apparenza di un calcolo preciso, pero si basa poi tutto su una mia stima maccheronica di un 75%. Mi pare che non ho nessun criterio oggettivo per definire quel fattore della formula e quanto piu mi allontano dal vero (ma non lo potro mai sapere in anticipo) piu errato sara’ il risultato. come stabilisco che sia proprio quella la percentuale? matematicamente o a sensazione e ragionamento e conoscenza calcistica del match?
Ciao Andrea,
ovviamente quel 75% è solo un esempio fatto nell’articolo. In generale, la definizione della probabilità reale è la cosa più importante per poter andare alla ricerca di quote di valore. Gli approcci possono essere due: definire la propria probabilità usando dati statistici e altre informazioni, oppure sfruttare i bookmaker per capire qual è la probabilità reale di un certo evento secondo il mercato. In questo articolo, ne abbiamo parlato in maniera molto dettagliata https://professionalbettor.net/valuebet/
MI PERMETTO DI FARE 3 DOMANDE IN UN SOLO COLPO PERCHè SONO STRETTAMENTE CORRELATE:
DOMANDA 1: questa domanda è in realtà solo di premessa a una successiva che è quella per me centrale e che faro di seguito a questa prima.
se, x esempio, nella mia strategia x ogni giornata del campionato decido di fare una puntata su 4-6 squadre e queste giocano tra venerdi e lunedi. Come dovrei intendere la vostra definizione di “max esposizione giornaliera” ? Io infatti in genere imposto le mie puntate pre-partita il venerdi pm. quindi in fondo per me è come se giocassero tutte 4 (o 6) lo stesso giorno? forse dovrei cercare di impostare solo quelle di un giorno e poi solo dopo che quelle sono concluse, impostare quelle del giorno dopo? Io finora ho ragionato da un lato a cantiere (1 cantiere in corso per ogni squadra che dura tutto il campionato) e dall’altro a giornata e quindi il risultato globale alla fine di ogni giornata del campionato.
DOMANDA 2
nel tempo devo considerare il bank roll (il budget) e relative percentuali per ricavare gli altri parametri (max esposizione etc) sempre quello iniziale? se infatti per vincite o perdite il totale del mio capitale si muove in profitto o perdita devo tenerne conto?
per esempio: bank roll iniziale 1000 euro. dopo la prima giornata perdo 300 euro. la volta successiva devo ricalcolare la mia max esposizione, max singola su base 700 o su base 1000. e viceversa per vinco e il mio bank roll aumenta?
DOMANDA 3: e se poi decido di prelevare mensilmente una somma? anche in questo caso ricalcolo tutto?
grazie in anticipo!
Il concetto di max esposizione giornaliera è l’aspetto sul quale si può essere più elastici. Tutto dipende dalla propria esperienza e quindi dalla
stabilità della propria strategia. Caso pratico: è venerdì e devo investire sulle scommesse di tutto il week-end perché magari devo partire e non potrò farlo, è chiaro che potrei avere un’esposizione anche del 40% del mio bankroll totale. Ma questo lo faccio perché ho l’esperienza per farlo e perché ho una strategia solida che me lo permette.
Ad esempio, la nostra piattaforma Professional Bettor Lab lavora con una dimensione dello stake del 30% che permette un’esposizione controllata e quindi un maggior controllo del rischio.
Per le altre due domande, vale la stessa risposta: la forza del bankroll management sta tutta nell’interesse composto. Ciò significa che devo sempre ragionare in percentuale sulle mie finanze attuali. Se perdo 300 euro o se decido di prelevare 300 euro e me ne restano 700, devo assolutamente calcolare i prossimi stake e tutto quanto sui 700, in modo da tenere sotto controllo il mio rischio totale. In questo modo, non andrò mai a bruciare tutto il capitale. Stessa cosa se guadagno 300 euro: il mio bankroll sarà di 1300 e quindi andrò a calcolare l’1% di 1300 e così via.
Capisci benissimo che riuscendo ad avere un trend positivo, il bankroll managament e l’interesse composto possono dare dei profitti secondo una crescita esponenziale.
buongiorno
mi sono appena avvicinato alla gestione del capitale con il BANKROLL MANAGEMENT, una domanda su una cosa che non ho capito:
se perdo quanto previsto dallo stake del giorno cosa faccio mi fermo e accetto la perdita?
Ciao Vincenzo,
vedi, l’obiettivo del bankroll management è quello di investire il proprio capitale nel modo giusto, in modo da massimizzare i profitti e minimizzare le perdite. Ciò significa che se capita di perdere lo stake del giorno, così come l’investimento sulle singole puntate, bisogna semplicemente andare avanti e calcolare i successivi importi considerando il budget attuale, cioè quello al netto delle perdite. In questo modo, si investirà meno se si è in perdita e si investirà progressivamente di più se si è in profitto. Tutto questo permette all’interesse composto di far salire i guadagni in maniera esponenziale, invece che lineare.
Molto interessante….ma facendo dei calcoli mi capita quasi sempre in pratica giocare il Max dell’ importo previsto x singola…..e addirittura se la quota aumenta (Quindi la sua probabilità data dal book scende) l importo da giocare aumenta mentre nn dovrebbe diminuire?….i calcoli sn sicuro al 100 % di averli fatti giusti….quindi nn riesco a capire il paradosso dell’ aumento di quota e conseguente aumento d importo mentre credo debba scendere….molto probabilmente mi sfugge qualcosa e sarei lieto se me lo spiegasse…..la ringrazio
Ciao Andrea, quello che descrivi è normale. Facciamo un esempio: hai stimato la probabilità dell’evento al 50%, mentre il book offre quota 2.10, cioè il 47% di probabilità. Vuol dire che il valore della quota è del 5% circa. Se il book invece te la offre a 2.30 e tu sei fermamente convinto che la probabilità reale sia invece del 50%, è chiaro che stai ricevendo ancora più valore, perché quota 2.30 è parecchio maggiore rispetto a 2.10. Essendoci molto più valore, la conseguenza è che il criterio di kelly, ti spinge ad investire uno stake maggiore. Il concetto è semplice: maggiore è la distanza tra la probabilità da me stimata e quella del book, maggiore sarà il valore e maggiore sarà lo stake da investire. Comunque ti consiglio di non perdere tempo a fare calcoli, ma di provare il nostro Professional Bettor Lab che fa tutto questo e molto altro in maniera automatica: https://lab.professionalbettor.net:8443/
Molto interessante potrei avere il foglio di calcolo per l’interesse composto
Ottima Guida!